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MARTE A PARTE

blog per 25 lettori e 10 nevrotici

Ho sognato la rivoluzione

Non ricordo di aver dato il mio consenso a questa pletora di funzionari di stato dall’aria bovina, parassiti che si nutrono del bene comune, del mio in particolare.

Si muovono e agiscono con discrezione, questi vampiri, perché il potere ama la discrezione, perché lo scontro aperto è sintomo di fallimento, è spreco di energia.

E non c’è la ricerca dello scontro neppure nel disgusto di chi si oppone, o dovrebbe farlo, a chi fa fiera mostra della tanto declamata “aurea mediocritas”, che della saggezza classica preserva solo l’etimo nel suo continuo e confortante rimando alla “mediocrità”.

Anche la rabbia di chi è contro finisce per sprofondare negli spazi soffici e brumosi dell’opportunismo: terreno comune dove ci si accomoda su una lunga fila di scranni accanto al nemico, l’origine della passione originaria.

Si chiama fare politica.

Ho sognato di fare la rivoluzione e “nei sogni cominciano le responsabilità”.

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Vasco Bendini – Sette stanze, un giardino

2017-05-21-PHOTO-00010602Interessata ad uno straordinario lavoro di Vasco Bendini, messo in asta  il 7 maggio ultimo scorso dalla Meeting Art di Vercelli, sono andata a riprendere tra le mani il catalogo della mostra che ebbi modo di apprezzare, presso la Casa del Mantegna a Mantova tra l’ 8 luglio ed il 30 settembre del 1984, dove l’opera era stata esposta nella Stanza dell’Eros, accanto a quelle Del principio creativo e Del silenzio, in un contesto unico: una dimora caratterizzata da un disegno geometrico perfetto, costruita da Andrea Mantegna a partire dal 1476.  Un cerchio incluso in un quadrato dove, collegate da un percorso circolare, le stanze si affacciano con porte arcuate e finestre sulla corte a forma di cerchio, evidente moderna riproposizione dell’atrium di una classica domus romana. Continua a leggere “Vasco Bendini – Sette stanze, un giardino”

Come Camus

più volte ho pensato,
guardando quel pezzo di cielo
incombere sul mio capo
che
a poco a poco
mi ci sarei abituato

come Camus Continua a leggere “Come Camus”

Il popolo sovrano

La Costituzione cancellata Emilio Isgrò
La Costituzione cancellata Emilio Isgrò

Il costituzionalista Carlo Esposito disse: “Il contenuto della democrazia non è che il popolo costituisca la fonte storica ideale del potere, ma che abbia il potere; non già che esso abbia solo il potere costituente, ma che a lui spettino i poteri costituiti; e che non abbia la nuda sovranità (che praticamente non è niente) ma l’esercizio della sovranità (che praticamente è tutto)”.

La Costituzione della Repubblica italiana entrò in vigore il 1 gennaio 1948 dopo circa due anni di incessante lavoro dell’Assemblea costituente, della quale fecero parte 207 democristiani, 115 socialisti 104 comunisti 41 liberali ed altre formazioni minori per un totale di 556 componenti (non tutti bolscevichi insomma). Continua a leggere “Il popolo sovrano”

Citazione #01

“Nei sogni cominciano le responsabilità” [William Butler Yeats]

Vasco Bendini | Opere 2000-2013

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